Perché erano belli gli anni ’90 | Nostalgia autentica

Perché erano belli gli anni ’90 | Nostalgia autentica

C’è una ragione se, quando si parla degli anni ’90, a molti si illumina lo sguardo. Non è solo un ricordo vago, è qualcosa che rimane dentro come una colonna sonora che non smette mai di suonare. Gli anni ’90 non erano perfetti, ma erano autentici. E in quell’autenticità si nasconde il segreto della loro bellezza.

Erano anni in cui la semplicità regnava sovrana. Divertirsi non richiedeva molto: bastava una cassetta registrata dalla radio, magari con il dj che ti parlava sopra proprio nel momento del ritornello, eppure tu la riascoltavi mille volte perché quella voce diventava parte della canzone. Bastava un pomeriggio con il Game Boy, o scambiare figurine in cortile con gli amici, per sentirsi felici. La lentezza di quel tempo ci permetteva di assaporare ogni attesa. Aspettare la puntata della tua serie preferita in tv, aspettare la telefonata di un amico, aspettare che arrivasse il sabato sera. L’attesa era parte del gioco, e quando finalmente accadeva, l’emozione era ancora più forte.

La cultura pop degli anni ’90 è stata un’esplosione che ci ha travolti tutti insieme. MTV ci sparava addosso video musicali ventiquattr’ore su ventiquattro, e ogni clip diventava un piccolo evento. Le Spice Girls ci insegnavano che si poteva cambiare il mondo con il “Girl Power”, i Nirvana urlavano la rabbia di una generazione intera, mentre in Italia crescevamo con Jovanotti, Ligabue e le sigle dei cartoni che conoscevamo a memoria. In televisione i pomeriggi erano scanditi da Bim Bum Bam e Non è la Rai, mentre la sera si sognava con Beverly Hills 90210 o si rideva con le prime sitcom italiane. Ognuno di questi momenti era condiviso: se ne parlava a scuola, al bar, in famiglia. La sensazione era di vivere dentro a un flusso collettivo che oggi, con lo streaming e i contenuti on demand, si è un po’ perso.

La moda, poi, era un linguaggio a sé. I pantaloni a vita alta, le felpe oversize con i loghi giganti, le camicie a quadri legate in vita, gli zaini Invicta che erano più di un accessorio: erano un manifesto di appartenenza. Vestirsi negli anni ’90 non significava solo coprirsi, significava dire chi eri, quale gruppo ascoltavi, quale serie tv amavi. E la cosa incredibile è che oggi, a distanza di trent’anni, quegli stessi capi sono tornati e continuano a raccontare una storia. Indossare uno stile anni ’90 non è solo moda, è un modo per ritrovare quella libertà spensierata.

E come dimenticare la tecnologia? All’epoca ci sembrava di vivere nel futuro. Il rumore del modem a 56k che collegava al mondo, le ore passate su Encarta a fare le ricerche per la scuola, le prime chat su ICQ e MSN, i pomeriggi interi passati davanti alla PlayStation o con il Tamagotchi che aveva sempre bisogno di cure. Ogni passo avanti sembrava un miracolo. E il bello era che ogni nuova scoperta la vivevi con stupore, come se fosse davvero un regalo. Non eravamo bombardati da mille novità ogni giorno: le poche che arrivavano avevano il tempo di diventare parte della nostra vita.

Ma forse il vero motivo per cui gli anni ’90 erano belli è che i rapporti erano più intensi. Non c’erano WhatsApp o social per rimandare un incontro. Ci si dava appuntamento e ci si presentava davvero, perché altrimenti l’occasione andava persa. Le telefonate si facevano a casa, con la mamma che rispondeva e ti passava la linea, e spesso quelle poche parole rubate di nascosto diventavano momenti che ricordi ancora oggi. Era tutto più diretto, più umano, più reale.

Gli anni ’90 ci hanno regalato emozioni pure. Ogni canzone, ogni vestito, ogni partita alla PlayStation portava con sé un’intensità che oggi facciamo fatica a ritrovare. Vivevamo le cose con più ingenuità, ma anche con più entusiasmo. E questo, forse, è il segreto. Erano anni in cui non avevamo tutto, ma quello che avevamo lo vivevamo fino in fondo.

Ed è per questo che, quando pensiamo agli anni ’90, il cuore batte un po’ più forte. Perché ci ricordano un tempo in cui le emozioni erano sincere, la vita era più lenta, e la felicità era davvero nelle piccole cose. 

Vieni a parlarne nella nostra community anche tu! Siamo qui:

https://www.facebook.com/groups/90y2k

 

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.